Oggi vi parlerò ancora una volta dello psicoterapeuta breve e della differenza da altre forme di psicoterapia. Ti ho già detto qui cos'è la psicoterapia breve: lo psicoterapeuta, dall'etimologia stessa del termine greco psiche (mente) therapeia (cura), dovrebbe occuparsi della risoluzione di problemi clinici quali gli attacchi di panico, i disturbi ossessivi compulsivi, i disturbi alimentari, le acuzie psicotiche etc..
Il problema odierno è che lo psicoterapeuta tradizionale si occupa in parte di questi disturbi e prende in carico nella maggior parte dei casi, persone asintomatiche cioè pazienti che hanno disagi esistenziali di solito di tipo borderline ad alto funzionamento o depressioni lievi o problematiche di coppia.
Quando lo psicoterapeuta tradizionale si trova a confrontarsi con patologie severe ha di solito due reazioni: la prima è quella di asserire che gli interventi dovranno essere lunghi in quanto la patologia è severa, la seconda reazione invece è quella di sentirsi impotente e spaventato ed inviare il paziente al medico psichiatra.
Dalla mia esperienza di casi gravi trattati nel mio studio come ad esempio esplosioni di rabbia borderline, uscite psicotiche, disturbi ossessivi compulsivi gravi o anoressie, ho potuto constatare che attraverso la psicoterapia breve strategica è possibile in un arco temporale ristretto estinguere i sintomi invalidanti.